Il Pap Test è un test di screening, la cui funzione principale è quella di individuare, nella popolazione femminile sottoposta al test, le donne a rischio di sviluppare un tumore del collo uterino. L’esame consiste nella raccolta delle cellule presenti sulla superficie del collo dell’utero mediante una spatola ed uno spazzolino. L’insieme delle cellule raccolte vengono introdotte in un contenitore con una soluzione di conservazione ed inviate al laboratorio dove le cellule vengono separate meccanicamente dal materiale non necessario.
Un campione rappresentativo di cellule viene trasferito sul vetrino che, privo del materiale interferente (muco, sangue e detriti non diagnostici) risulta essere pulito.
Successivamente il vetrino viene osservato al microscopio da un operatore sanitario addestrato. L’esame non è doloroso, in alcuni casi si può avvertire un leggero fastidio.
Il Pap Test: a chi è rivolto? Il pap test è un esame che deve essere effettuato periodicamente dalle donne che hanno iniziato ad avere rapporti sessuali.
Il Pap Test: cosa fare prima dell’esame? Nei tre giorni che precedono l’esame la donna non deve avere rapporti sessuali e non deve usare ovuli, creme, lavande vaginali. Il pap test può essere eseguito dopo almeno tre giorni dalla fine del ciclo mestruale ed in assenza di sanguinamenti.
Il pap test è un esame di screening di I livello molto affidabile per evidenziare la presenza di lesioni del collo dell’utero (cervice uterina o portio). In caso di Pap Test positivo occorrerà sottoporsi alla colposcopia che rapprensenta un esame diagnostico di II livello.
Il Pap Test anormale: che cosa significa? Il pap test risulta “anormale” quando la lettura del vetrino (striscio) mostra la presenza di cellule alterate. Le possibili alterazioni delle cellule, evidenziate al microscopio, sono descritte nel referto secondo la classifi cazione internazionale Bethesda 2001. Il passo successivo, in presenza di un pap test anormale, e’ quello di eseguire approfondimenti diagnostici come la colposcopia, con eventuale biopsia e, ove indicato, la tipizzazione del virus HPV. In alcuni casi è necessaria una ripetizione dell’esame dovuta semplicemente ad un’insufficiente quantita’ di cellule prelevate o ad un’infiammazione che puo’ ostacolare la corretta interpretazione del test.